Il Colonnello MICHELE PEZZA (frà Diavolo)

Ha rappresentato, esaltandola, la gente della nostra terra reagendo ai soprusi di un esercito rivoluzionario.

A capo di insorgenti, gettandosi alle spalle un passato inquieto, si riscattò difendendo luoghi e tradizioni cui era legato. La lealtà dimostrata sino alla morte nei confronti del Re, oggi sarebbe sufficiente a riscattarlo dal giudizio sbrigativo della storia. (P.P.)

 

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In occasione del Bicentenario della morte (1806 - 2006) del guerrigliero itrano, Pino Pecchia (autore di questo sito) ha dato alle stampe un testo rievocativo dell'attività militare di Frà Diavolo. Grazie a documenti inediti e non, pubblicati nella loro veste originale, ha inserito il capopopolo di Itri in un contesto che sinora lo ha rifiutato: la Storia.

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Dell'autore e del libro in questione hanno detto e scritto in ordine di tempo:

 

...Un altro meritevole lavoro, questo di Pino Pecchia, sull'insorgenza antifrancese in questo martoriato lembo di terra tra Roma e Napoli. Non si scrive mai abbastanza per chiarire questa vicenda che fino a qualche decennio fa è stata sempre raccontata con criteri da magazzinieri: tutta la tenebra da una parte, tutte le ragioni dall'altra, quella sbagliata...

   Ora questo libro parla dei francesi seguendo le prodezze di Frà Diavolo, simbolo di una congiuntura: se i francesi non fossero venuti a uccidere in Italia non avremmo avuto questa figura.

    D'accordo che è complessa da raccontare: un po' epica, un po' romantica, un po' discutibile, un po' magnanima. Ma è la personificazione popolare di tutto uno sconcerto che seguì ad una invasione che fu militare, politica, culturale, economica, antireligiosa, antimonarchica, antipopolare. Perché i francesi rubarono all'Italia la libertà, la pace, le opere d'arte, i raccolti dei campi. Un ciclone che volle dire nel suo delirio: noi la legge, noi la cultura, noi la forza...  Prefazione (parziale) al libro curata da Giuseppe Comparelli, pubblicata sul  bimestrale "La Madonna della Civita" di Itri.

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...il Colonnello Michele Pezza fu tra i protagonisti dell'insorgenza in Ciociaria e Terra di Lavoro negli anni che vanno dal 1798 al 1806. A duecento anni dalla morte avvenuta nello stesso 1806, la ricostruzione della storia e della leggenda che hanno accompagnato gli anni di attività di questo militare che per primo introdusse negli scontri la guerriglia, sono stati dall'autore assemblati nel volume dato alle stampe in modo dettagliato e documentato da numerosi testi esistenti sull'argomento. Nei sei capitoli che si avvicendano incalzanti, alcuni dal sapore tipicamente documentario altri più "romanzeschi" vengono tracciati i momenti salienti dell'attività di Michele Pezza, dai fatti romani alla Repubblica Napoletana, all'assedio di Gaeta, fino al ritorno dei Borboni... Benedetta Castelli, quotidiano "La Provincia" 28 agosto 2005.

 

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... il libro di Pino Pecchia è una lunga articolata, convinta tesi sulla grandezza eroica, il patriottismo e la fervida fede che avrebbe animato il Pezza... Cora Craus, quotidiano "Il Tempo" di Latina, 10 settembre 2005.

 

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... il libro del Pecchia dà la possibilità di leggere la storia in modo diverso da quello "ufficiale" attraverso la religiosità popolare espressa da Frà Diavolo. La Rivoluzione francese ha tentato di distruggere il sistema di pensiero cattolico creando nel Mezzogiorno uno spaesamento che si è trasformato in ribellione verso l'imposizione di una nuova concezione della vita che metteva in crisi i valori su cui si fondavano i rapporti sociali. P. Antonio Rungi, Passionista, Superiore della Provincia dell'Addolorata (Relatore il 31 agosto 2005 a Itri).

 

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...all'amico Pino con il ringraziamento per aver dato il suo contributo alla verità della nostra storia. Massimo Viglione - Scrittore e Storico, relatore il 31 agosto 2005 a Itri.

 

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...Un puntiglioso lavoro di ricerca sulle Insorgenze, per documentare la verità da inserire nel patrimonio storico della nostra terra. Scrittore forbito, dotato di umana sensibilità, da alcuni anni va sviluppando un lodevole lavoro di documentazione per proporre la leggenda in realtà storica... anzi, per essere più aderente alla cronaca dei fatti che fa rivivere dalle ceneri della storia. Pino Pecchia va inquadrato tra gli autori di revisione storica, specie dei fatti clamorosi che hanno trascinato l'odio e la vergogna per secoli.

Luigi Muccitelli, "Lo Spazio" International Art  & Literature Magazine - Fondi.

 

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...Pino Pecchia attento analista degli eventi accaduti in Terra di Lavoro, e in particolare nel territorio di Itri..., propone una nuova lettura del personaggio Frà Diavolo attraverso una approfondita analisi di documenti, in massima parte inediti... Da un attento esame degli eventi che ebbero Michele Pezza come protagonista ... ritiene giusto, e forse doveroso, opporre alla figura dell'eroe romantico, e a quella del feroce bandito, quella del soldato...

Vittorio Esposito, quotidiano"Italia sera" di Roma, 15 settembre 2005.

 

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... quel personaggio emblematico che fu appunto Pezza, capo della guerriglia filoborbonica e antifrancese, sia nel 1799 che nel 1806 e che non a caso è entrato nell'immaginario romantico dell'ottocento europeo... Pino Pecchia ricostruisce così la storia di frà Diavolo... avvalendosi di documenti dell'epoca, ha compiuto una rivisitazione della figura storica del colonnello Pezza, ricostruendo vicende e genesi del mito.  Mauro De Vincentis, "Tribuna Stampa" Milano nov./dic. 2005..

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...L’Autore ci presenta con piglio di ricercatore navigato gli eventi che coinvolsero Fra’ Diavolo come protagonista dell’insorgenza in Ciociaria e in Terra di lavoro tra il 1798 e il 1806... L’opera è stata elaborata... con una metodologia critica tale da conferirvi valore storico fuori di discussione. A Pino Pecchia il mio personale grazie, per il suo apporto alla verità storica. Gino Fiore, poeta e scrittore, inserto speciale "IL PONTE" mensile di politica e cultura, marzo 2006.

 

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 ... Rilevo che nel lavoro di Pino Pecchia c’è un senso etico della storia... è, credo, il suo merito maggiore, l’onestà con la quale ha raccolto il materiale, lo ha anche vagliato, secondo il suo modo di scrutare e di presentarlo... ha avuto l’equilibrio, e bisogna dargliene atto, di non travisare, di non propendere mai di qua o di là... è un libro che va letto, che va meditato... ci sono tutte le pezze di appoggio, che fanno di questo libro una cosa seria, perché questo libro è una

cosa seria. Pasquale Maffeo, scrittore e drammaturgo (Relatore al Convegno: Una pagina della nostra storia"L'Insorgenza in Ciociaria e Terra di Lavoro 1798/1806" Fondi, 11 marzo 2006)

 

 

 

 

 

 

La musica di sottofondo di questa pagina è tratta dall'opera lirica "Fra Diavolo" di Auber, tenore Giuseppe Sabatini, orchestra e coro della Scala di Milano, stagione lirica 1991/92, Direttore Bruno Campanella.

 

 

 

(Le notizie e le foto possono essere parzialmente utilizzate per uso di studio e ricerca citando la 
fonte: Il Colonnello Michele Pezza (Frà Diavolo) di Pino Pecchia Kolbe 2005.
(sito Internet www.fradiavolo.eu)
 

 

 

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